Parrocchia San Leonardo Abate
Address Via Cavaliere Leonardo Impagliazzo, 131, 80075 Forio NA, ItaliaLa Chiesa parrocchiale di San Leonardo, dedicata a Leonardo del Limosino, elevata a Parrocchia tra il 1601 e il 1604, quando si staccò dal territorio parrocchiale della Chiesa madre dedicata al Patrono del comune di Forio San Vito Martire, come dimostrano le relazioni diocesane sulle visite ad limina del vescovo. Fu costruita su una primitiva cappella del XVI secolo che finì per essere totalmente inglobata nella nuova struttura, come riporta un documento della stessa epoca: "Nel Casale di Panza vi è la cappella di Santo Lionardo."
La parrocchia, una tra le più antiche della Diocesi di Ischia, è un esempio tipico del barocco campano in voga sull'isola. Conserva al suo interno statue e tele di buona fattura. Un crocefisso ligneo del '600, conservato in sacrestia, e una statua della Vergine del Rosario costituiscono le uniche testimonianze della secentesca parrocchia che oggetto di lavori dal 1737 al 1777 assumerà l'aspetto attuale nel XVIII secolo. Sempre nel corso del XVIII secolo, furono eseguiti i lavori di stucco dal partenopeo Cesare Starace detto Ponticelli. Conserva una reliquia "ex ossibus Sancti Leonardi" donatale dal Cardinale Agostino Vallini, Vicario di Sua Santità Papa Francesco per le mani del vescovo della Diocesi di Ischia Mons. Pietro Lagnese il 3 novembre 2014, a dieci anni dal dono di una reliquia di contatto donatale nel 2004 dalla Confrérie de Saint-Léonard-de-Noblat, in occasione del Meeting Nazionale delle parrocchie di san Leonardo Abate qui tenutosi. Le due reliquie su dette, insieme a una terza reliquia, hanno trovato definitiva sistemazione sotto l'altare del Santo, nella cappella a lui dedicata, con l'epigrafe "Hic Pater Patriae in ossibus eius quiescit et super filios vigilat " (qui il Padre della Patria riposa e veglia sui suoi figli). All'interno della chiesa si trova anche un organo a canne costruito nel 1748 da Domenico Antonio Rossi ,organaro della cappella del re di Napoli. Lo strumento si presenta del tutto conforme ai canoni della scuola napoletana, con un prospetto a tre campate di sette – cinque – sette canne, disposte a cuspide, ed è racchiuso in una cassa armonica lignea finemente decorata con dipinti e rilievi, di delicato stile barocco, è a trasmissione meccanica ed ha un'unica tastiera di 45 note con prima ottava scavezza senza pedaliera.
Dall'altra parte della piazza sorge l'Arciconfraternita della SS. Annunziata, risalente ai primi anni del XVII secolo. Al 1617 risalgono, infatti, i primi documenti su un Oratorio dell'Annunciata, tuttavia l'Arciconfraternita fu elevata a tale titolo solo nel 1689, sebbene la pala d'altare sia datata 1684.